Il corrosivo del 27 dicembre 2014
Dialogo tra
Tasca Destra e Tasca Sinistra
Non si erano mai incontrate di
persona, sebbene
fossero sorelle gemelle e appartenenti allo stesso
proprietario. Si erano parlate di rado, per interposta
persona, non trovandosi mai troppo simpatiche. D’altro
canto, ognuna aveva cercato con ogni mezzo di non far
sapere all’altra quello che faceva. Quel poco che
riuscivano a sapere l’una dell’altra lo dovevano alle
voci che correvano, quasi sempre malevoli, sul conto di
entrambe ed era sufficiente per accrescere le reciproche
rivalità, gelosie e antipatie. Le occasioni di dialogo
tra loro erano sempre state assai poche, quasi sempre
dovute alla particolare circostanza di trovarsi
sovrapposte, l’una sopra l’altra, a stretto contatto,
quando il proprietario poggiava i pantaloni - nelle
quali si trovavano - ripiegati sulla sedia accanto a
letto, prima di coricarsi. Ultimamente Tasca Destra e
Tasca Sinistra hanno approfittato di una di queste
occasioni per parlarsi, pur senza vedersi, e scambiare
qualche opinione su ciò che rendeva insonne la notte del
loro comune proprietario. Ovviamente, la loro
conversazione è stata intercettata ed è finita in un
fascicolo assai delicato, che forse sarà sfogliato e
letto in un processo fallimentare, perché una delle sue
sorelle gemelle ha chiesto il fallimento dell’altra. Qui
di seguito si propone la trascrizione in oggetto.
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TASCA DESTRA:
Bella roba! Hai chiesto il mio fallimento! Come ti è venuto in
mente?
TASCA SINISTRA: L’ho fatto anche troppo
tardi. Mi sono stancata di aspettare!
TASCA DESTRA: Figurati! Che sei arrivata
alla fame? Per campare non puoi fare a meno della restituzione
di quel piccolo prestito che mi hai fatto?
TASCA SINISTRA: Chiamalo piccolo! Si
tratta di un milione di euro!
TASCA DESTRA: Un milione di euro è forse
un prestito grande? Ne hai fatti tanti altri, di più grandi!
TASCA SINISTRA: Sì, ma a persone
affidabili, non ad una tasca bucata come te.
TASCA DESTRA: Senti chi parla! Il bove
che dice cornuto all’asino. Se non c’è una tasca più bucata di
te.
TASCA SINISTRA: Se io sono bucata, è
perché gli euro li presto, non perché li spendo e spando qua e
là, come fai tu.
TASCA DESTRA: Io non li spendo e non li
spando. Io gli euro li ho sempre usati per fini nobili e utili.
TASCA SINISTRA: Ma se te li prestati per
comperare una televisione! Cosa pensavi? Di poterti arricchire
con una televisione? Non lo sai che con una televisione ci si
rimette sempre?
TASCA DESTRA: E tu lo sai bene, vero?
Allora perché mi hai prestato un milione di euro per comperarla?
Non lo sapevi che, prestandomeli per acquistare una televisione,
assai difficilmente te li avrei potuti restituire? Almeno tutti?
TASCA SINISTRA: Purtroppo non avevo
scelta. Era l’unico modo che avevo. Che tu acquistassi quella
televisione era l’unica strada che avevo per sperare che
entrasse in possesso di un milione di euro chi la possedeva e
che così avrebbe potuto restituirmi il milione di euro che gli
avevo prestato per salvare la squadra di calcio che aveva
comperato con i soldi che gli avevo prestato.
TASCA DESTRA: Ma che dici? Un milione di
euro salva un milione di euro come una Mano lava l’altra?
TASCA SINISTRA: Con la differenza che
Mano Destra e Mano Sinistra qualche volta, anziché guardarsi in
cagnesco, collaborano per lavarsi. Noi invece…
TASCA DESTRA: Lo so, lo so. Ma noi come
facciamo a collaborare? Se io ti do il milione di euro che ho,
resto senza e se tu dai a me quello che ho io, resti senza tu.
TASCA SINISTRA: Esatto, il milione è
sempre lo stesso, sempre quello, però passando da me a te
produce ricchezza. Perché lo sai: il denaro, quando sta fermo,
non arricchisce nessuno, mentre, quando si muove, arricchisce
tutti coloro nelle cui mani passa. Pensa a quanta gente si è
arricchita solo per il fatto che il denaro è passato da me a te
e viceversa chissà quante volte.
TASCA DESTRA: Certo, e questo anche
quando il denaro non è liquido, ma gassoso…
TASCA SINISTRA: Gassoso? Io so che il
denaro può essere solo di due stati: liquido o solido. Da dove
esce adesso questo stato gassoso del denaro?
TASCA DESTRA: Secondo te un assegno è
denaro liquido? O solido? Un assegno è denaro gassoso… e il
milione di euro che ci siamo scambiati io e te consisteva in un
assegno, cioè poco più di una cambiale, che è denaro ancora più
volatile di un gas.
TASCA SINISTRA: Se è per questo, anche
chi comperò a suo tempo la squadra di calcio salvò chi la
possedeva in precedenza e stava andando gambe all’aria per i
debiti accumulati.
TASCA DESTRA: Ecco, i debiti sono come
le mani. Si lavano l’uno con l’altro. Ma se tu mi chiedi di
estinguere il mio debito di un milione di euro chiedendo il mio
fallimento perché non ce l’ho e non posso restituirtelo, come
facciamo a lavarci l’una con l’altra?
TASCA SINISTRA: Questo non mi riguarda.
Sono fatti tuoi.
TASCA DESTRA: Ma il mio fallimento non
risarcisce te. Anzi, il mio fallimento potrebbe causare il tuo.
Non ci pensi? E danneggerebbe il nostro proprietario, che si
ritroverebbe così con due tasche tutte e due bucate e fallite.
Una soluzione ci sarebbe…
TASCA SINISTRA: Quale?
TASCA DESTRA: Potresti prestare un
milione di euro a qualcuno che potrebbe comperarci la
televisione, così io potrei ridarti il milione di euro che
prestati a me per comperarla da quello al quale lo prestati per
salvare la squadra di calcio che aveva comperato, salvando così
quello che gliel’aveva venduta per salvare se stesso…
TASCA SINISTRA: Alt… alt! Fermati…. che
se continui così mi gira la testa…
TASCA DESTRA: Figurati…! C’è gente a
cui, per colpa nostra, non gira la testa, ma le palle!
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